FoodEdu@School - primo studio nazionale sull'educazione alimentare a scuola
Il 16 ottobre 2018, in occasione della Giornata Mondiale per l'Alimentazione - GMA 2018, nella Sala Aldo Moro del M.I.U.R. alla presenza del Sottosegretario Salvatore Giuliano e di Riccardo Garosci, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico per l'Educazione Alimentare del Ministero, la Fondazione presenta FoodEdu@School, la prima ricerca nazionale sull'educazione alimentare nella scuola italiana. Lo studio, qualitativo e quantitativo, ha coinvolto oltre 1000 tra Referenti all'Educazione alla Salute e all'Educazione Alimentare degli USR, Dirigenti Scolastici e Insegnanti su tutto il territorio nazionale e restituisce un quadro di come si svolge oggi l'educazione alimentare all'interno del sistema scolastico italiano.
La relazione della ricerca FoodEdu@school è scaricabile qui e per maggiori informazioni è possibile contattare il coordinatore della ricerca Cristiano Sandels Navarro - Segretario Generale della Fondazione - alla mail c.sandelsnavarro@foodedu.it.
Disponibile l'e-book "La matematica come il prezzemolo"
E' fruibile gratuitamente online la versione Web dell’e-book “La matematica come il prezzemolo”, un progetto editoriale per gli studenti delle secondarie di secondo grado, realizzato grazie ad ALIMENTAZIONE 2.0 – L’eredità di Expo con la scuola con ISISS - Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore.
L'e-book "La matematica come il prezzemolo" è anche scaricabile dall'iTunes store per dispositivi Apple cliccando qui.
2017: Scuole Primarie, benvenute al programma Il pane della nostra terra
Dal 2017 il programma didattico Il pane della nostra terra è disponibile anche per le Scuole Primarie, con nuovi materiali dedicati agli studenti e agli insegnanti scaricabili dal sito dedicato. Come in passato i panificatori delle tre province lombarde coinvolte sono disponibili a incontrare gli studenti in laboratorio o in classe.
Entriamo in gioco con Globesity!
Entrano a pieno regime le attività formative e di movimento per le 60 mamme e i 70 bambini del quartiere Librino di Catania del Progetto Globesity, attivato da FEI con il SIAN dell’ASP di Catania, la collaborazione di numerose associazioni e partner, il Patrocinio dell’Assessorato Salute Regione Sicilia, grazie a una donazione della Jannsen Spa.
Grande attenzione alle esigenze delle famiglie e al benessere dei bambini; per facilitare la logistica sono attualmente utilizzate 3 differenti strutture sportive: Palanitta, IOC Pestalozzi e Associazione Talità Kum. Ogni struttura ospita due corsi alla settimana: uno per i bambini di età tra i 6 e gli 8 anni, l’altro per quelli di 9-10 anni. I bambini sono coinvolti in giochi di movimento e attività fisica con l’assistenza degli istruttori del centro Sportivo Italiano (CSI).
Tra le attività scientifiche previste, lo di screening sui soggetti a rischio di obesità. Qui il Dott. Francesco Leonardi, Vice Presidente FEI e coordinatore scientifico del progetto, rileva i dati antropometrici di una mamma che partecipa al progetto Globesity.
Il progetto prosegue con gli incontri nella cucina didattica del SIAN con le mamme e coi bambini nelle palestre fino al mese di maggio.
Per saperne di più: dr. Francesco Leonardi, tel. 335 7660354 mail info@foodedu.it
Cosa ci ha lasciato di buono EXPO2015?
La Fondazione si candida per sostenere un programma di ricerca per valorizzare le iniziative di educazione alimentare intraprese dalle scuole e dalle istituzioni in occasione dell’EXPO2015. L’intento è promuovere una campagna di raccolta delle attività di educazione alimentare estesa a tutte le tipologie di esperienze più recenti; formali e informali, realizzate con i ragazzi e con le famiglie; in classe, a casa, in città, dentro e fuori EXPO2015.
Esattamente un anno fa le istituzioni scolastiche, gli insegnanti, i ragazzi si preparavano per il grande appuntamento di EXPO2015, e l’hanno fatto in tanti modi, pianificando le trasferte, cercando le risorse per soddisfare le richieste di più classi possibili, studiando gli itinerari più interessanti andando a interpretare le mappe dell’Expo e le anticipazioni contenute nei programmi dei vari padiglioni scaricando da internet immagini di architetture e suggestioni meravigliose. L’obiettivo per tutti era partecipare, vedere, esserci.
E’ stato un grande esercizio di fantasia e di prospettiva, sperimentato con entusiasmo da centinaia di migliaia di ragazzi e di insegnanti. Partecipare, essere spettatori viaggiare per essere presenti, per raggiungere Milano e per iniziare un nuovo viaggio nella geografia planetaria dell’EXPO2015. Finalmente quando si sono aperti i tornelli, i ragazzi delle scuole di ogni età hanno potuto iniziare il loro itinerario alla scoperta del cibo, dei prodotti e delle agricolture, narrato in mille culture.
Un’esperienza forte e per alcuni versi contraddittoria o dispersiva, forse caotica, che ha contribuito fortemente ad accrescere l’idea di cibo, di globalizzazione dei processi di produzione, un trasferta unica poiché irripetibile che ha cambiato l’immaginario sul cibo, anche agli studenti più distratti e più provati dall’evento.
Una popolazione scolastica altrettanto numerosa ha vissuto l’appuntamento lavorando già dall’inizio dell’anno scolastico 2014/15, in un progetto definito nelle singole scuole e che è approdata all’Expo con il compito di raccontarlo di rappresentarlo in prima persona , come protagonista. Il “Vivaio Scuole” luogo dedicato dal M.I.U.R. a tale scopo è stata l’arena colorata al terzo piano del Padiglione Italia, uno spazio informale e accogliente, sospeso nel flusso incessante, ma simbolico, dei visitatori indirizzati verso la firma della Carta di Milano.
Un Vivaio di testimonianze ed esperienze realizzate dalle scuole di tutt’Italia e che ha ospitato ininterrottamente, con una media di quattro appuntamenti quotidiani anche durante il periodo estivo, oltre 15mila studenti, centinaia e centinaia di insegnanti desiderosi di condividere il risultato del loro progetti di educazione alimentare, sostenibilità e food security. Diapositive, filmati, pubblicazioni, interviste, strumenti importanti o modesti sono stati organizzati dai ragazzi per testimoniare l’importanza dell’alimentazione, del cibo, del prodotto di territorio e delle professioni legate all’agroalimentare nelle comunità di provenienza delle scuole.
Viene spontaneo interrogarsi sull’esperienza nel suo complesso e analizzare come il patrimonio culturale di Expo sia entrato nel linguaggio della scuola, nel modo di pensare il cibo, la sostenibilità, le risorse del territorio. Osservare come sta cambiando il paradigma della salute e del benessere dei ragazzi, valorizzare la professionalità di chi opera nella scuola con impegno e immaginazione.
Il tema del cibo e dell’alimentazione sta vivendo una stagione culturale fertile e diffusa, la ricerca promossa dalla Fondazione intende sfruttare questa attenzione e favorire la conoscenza delle “pratiche” virtuose che in questi anni di EXPO2015 sono state messe in campo (dalle scuole, dalle imprese e dalle istituzioni) e farne materia di studio. Un patrimonio di ricchezza, di risorse e di energie... per la vita del pianeta… che non possiamo disperdere e dalla quale dobbiamo ripartire per i programmi futuri.
Intanto, per rivivere ancora questo straordinario patrimonio di esperienze il MIUR, Expo 2015 e Padiglione Italia, in collaborazione con Fondazione Bracco, hanno realizzato un e-book che restituisce i contenuti che hanno animato il Vivaio Scuole, suddividendoli per tipologia di argomento trattato, per Regione e città e per ordine di istituto scolastico. Il Vivaio Scuole in EXPO2015 e il suo e-book scaricabile in formato e.book qui sono stati curati dalla dott.ssa Patrizia Galeazzo, consigliere FEI.